CONVEGNO “BIOMASSE: DALLE FORESTE ENERGIA PER IL FUTURO”
COMUNICATO STAMPA
NUOVE OPPORTUNITA' PER LA PIOPPICOLTURA in Piemonte con FILIERE CORTE AGROENERGETICHE. Se ne è parlato IERI al CONVEGNO dell’Ipla “ LA FILIERA DEL PIOPPO: INDIRIZZI E PROSPETTIVE “.
Ieri, venerdì 2 ottobre 2009, si è svolto il convegno dal titolo “La filiera del pioppo: indirizzi e prospettive”, organizzato dalla REGIONE PIEMONTE, dall’IPLA (Istituto per le piante da legno e l’ambiente) e dal CRA-PLF (Unità di ricerca per le produzioni legnose fuori foresta), presso il Museo regionale di scienze naturali, in via Giolitti 36.
Si è parlato delle possibilità del rilancio della pioppicoltura come alternativa alle colture tradizionali e come fonte di energia rinnovabile.
Il convegno ha visto la partecipazione numerosa dei diversi attori della filiera (amministratori e funzionari pubblici, studiosi, tecnici e ricercatori, pioppicoltori, industriali del legno e della carta, organizzazioni agricole). Il simposio è stata l’occasione per mettere in evidenza criticità e possibilità di rilancio del settore, in una logica di sostenibilità economica e compatibilità ambientale.
CONVEGNO “LA FILIERA DEL PIOPPO: INDIRIZZI E PROSPETTIVE”
ENERGIA DALLE VIGNE
Torino, 9 luglio 2009
Ieri ad Alba gettate le basi per una nuova sfida: ricavare energia dai sottoprodotti della viticoltura. Operatori agricoli e istituzioni locali disponibili al coinvolgimento in iniziative che puntino su filiere corte, su una logistica funzionale e su una ricaduta diretta sul territorio.
Ad Alba ieri sera, mercoledì 8 luglio, 150 persone circa, fra operatori del settore agricolo, vitivinicolo, rappresentanti delle istituzioni locali e altri soggetti interessati si sono riuniti in una gremita sala Beppe Fenoglio in occasione del convegno “ENERGIA DALLE VIGNE. Scenari e opportunità per la valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura”.
Nel corso dell’iniziativa, promossa dalla Regione Piemonte, dall’IPLA (Istituto per le piante da legno e l’ambiente) e dall’agenzia di sviluppo locale Lamoro ad Alba (Cn), si è parlato degli aspetti relativi alla disponibilità di vinacce e residui di potatura, da cui è possibile ricavare energia, presenti sul territorio piemontese, alla logistica, alle scelte tecnologiche e alle questioni economico-finanziarie e naturalmente all’organizzazione delle filiere.
L’incontro dell’8 luglio ad Alba ha visto la partecipazione in qualità di relatori di Mino Taricco, Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, di Lido Riba, Presidente Ipla S.p.A, Vittorino Novello, Dip.to Colture Arboree della Facoltà di Agraria, Luca Degiorgis, Ipla S.p.A, Giuseppe Tresso, Ipla S.p.A. Inoltre sono intervenuti per stimolare la discussione Umberto Fava, Direttore di Lamoro, Gianluigi Biestro, Direttore generale Associazione Vignaioli Piemontesi, Dimitri Tasso, Vice Coordinatore nazionale Anci-Unioni di Comuni, Franco Parola, Coldiretti Piemonte, Valentina Masante, Confederazione italiana Agricoltori (Cia) Cuneo, Roberto Abellonio, Unione Provinciale Agricoltori Cuneo.
Di grande interesse, da sempre, i temi di cui si è trattato: la gestione dei sarmenti (residui di potatura delle vigne), alla luce delle difficoltà di recupero degli stessi, dei controversi risultati del riutilizzo in campo e della inopportunità di bruciarli in loco. Analogamente anche le vinacce possono rappresentare un problema, se non correttamente smaltite o utilizzate per produzioni collegate.
“La valorizzazione energetica di questi materiali- ha all’incontro detto il Presidente dell’IPLA Lido Riba- rappresenta oggi anche in Piemonte una interessante sfida nella logica di una “green economy” che può creare valore e occupazione sul nostro territorio”. Le recenti novità legislative, che prevedono una forte incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili possono essere una opportunità, non solo economica, per le imprese del settore vitivinicolo interessate a destinare i sarmenti e le vinacce a scopi energetici”.
“Le opportunità di sfruttamento energetico dei residui e dei sottoprodotti della viticoltura in termini di energie rinnovabili – afferma l’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco - sono di grande interesse per la nostra regione. Si tratta ora di far partire concreti progetti di sperimentazione per verificare la fattibilità, anche dal punto di vista economico, valutando attentamente la disponibilità di materiale. Sarà necessario avviare progetti innovativi, che si basino su adeguate tecnologie e su modelli organizzativi e logistici funzionali, e in grado di innescare processi di filiera virtuosi sul territorio. E’ questa la vera scommessa dell’energia dalle vigne, che riguarda anche il miglioramento agronomico, nell’ottica di uno sviluppo dell’utilizzo di fonti rinnovabili su cui la Regione Piemonte sta investendo dal punto di vista finanziario e della ricerca, con un’attenzione costante all’ambiente e al corretto utilizzo delle risorse”.
Secondo i dati forniti dal professore Vittorino Novello del Dipartimento di Colture Arboree della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino nei circa 45 mila ettari di vigne piemontesi ci sono circa 900 mila quintali di sarmenti che, ogni anno, debbono essere gestiti dai viticoltori, a cui si aggiungono ben 1.400.000 quintali di vinacce come residuo della vinificazione.
“Si tratta di un materiale – ha spiegato al convegno Lido Riba – che, se non reimpiegato, pone problemi di recupero, mentre, se valorizzato dal punto di vista energetico, attraverso la combustione o sistemi come la gassificazione, può andare a contribuire allo sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili. Quantità rilevanti di materiale, che, se trasformate in energia, possono valere – a seconda della tecnologia impiegata - tra 10 e 15 euro per quintale di biomassa in un anno. Al valore di mercato attuale dell’energia (0,22 euro per kWh) questo significa un potenziale economico in Piemonte sicuramente superiore ai 20 milioni di euro all’anno”.
Naturalmente la valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura pone delle questioni logistiche e di organizzazione delle filiere che devono essere risolte e che coinvolgono direttamente le istituzioni locali, le organizzazioni agricole e i produttori. Nei loro interventi al convegno dell’ 8 luglio ad Alba Gianluigi Biestro, Umberto Fava, Dimitri Tasso, Franco Parola, Valentina Masante, Roberto Abellonio hanno manifestato una disponibilità a percorrere questa strada, a condizione che si individuino adeguate forme di gestione pubblico-privata, che i soggetti pubblici siano disponibili a essere consumatori di energia prodotta dalle vigne, che vi sia un coinvolgimento dell’imprenditoria agricola più diretto, e quindi non solo per la fornitura, e che vi siano adeguati incentivi.
Alla luce del fatto che non tutta la biomassa disponibile potrà essere trattata e che i residui di potatura e che le vinacce, per essere trasformati in energia, debbono essere conferiti in modo razionale dai viticoltori, è emerso che la convenienza economica dovrà essere valutata con estrema attenzione nell’ambito di una più generale attività di pianificazione. “Determinanti – ha evidenziato Riba - appaiono anche le scelte connesse alla tecnologia di valorizzazione energetica e alla taglia degli impianti, che dovranno essere compatibili con le necessità di utilizzo del calore”. Fondamentale per massimizzare la ripartizione del valore a livello territoriale, sono poi gli assetti societari dei soggetti gestori di queste attività, gli aspetti finanziari e le modalità gestionali delle future società energetiche.
Convegno “Energia dalle vigne”
ALBA, 8 Luglio 2009 - Ore 20.30, - Sala Fenoglio, via V. Emanuele II n. 19
Ad Alba l’8 luglio gli operatori si confrontano per valutare le opportunità di valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura.
Mercoledì 8 luglio 2009 la Regione Piemonte, l’IPLA (Istituto per le piante da legno e l’ambiente) e l’agenzia di sviluppo locale Lamoro ad Alba (Cn), alle ore 20,30, presso la sala Fenoglio, in via V. Emanuele II n. 19, organizzano un incontro dal titolo “ENERGIA DALLE VIGNE. Scenari e opportunità per la valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura”.
Sarà un' occasione di confronto per valutare le opportunità esistenti in Piemonte di valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura, con particolare riguardo alla logistica, alle scelte tecnologiche e alle questioni economico-finanziarie.
La valorizzazione dei sottoprodotti della vigna è, infatti, un tema di grande interesse per il Piemonte, che ha nella viticoltura uno degli assi portanti del proprio sistema agroalimentare.
Da tempo si dibatte su quale sia la modalità migliore per gestire i residui di potatura delle vigne, alla luce delle difficoltà di recupero degli stessi, dei controversi risultati del riutilizzo in campo e della inopportunità di bruciarli in loco. Analogamente anche le vinacce possono rappresentare un problema, se non correttamente smaltite o utilizzate per produzioni collegate.
Delegazione forestale polacca in Piemonte
Il 15 e il 16 novembre una delegazione di ricercatori forestali polacchi dell'IBL (Istytut Badawczy Lesnictwa) sara' in visita in Piemonte per sviluppare collaborazioni con l'ente regionale e con l'Istituto per le piante da legno e l'ambiente (IPLA)
Convegno sulla produzione di funghi pregiati
Sperimentazione di colture arboree e arbustive innovative per la produzione di funghi pregiati in Piemonte: iniziative avviate nelle province di Asti, Cuneo, Torino e Alessandria. Da un progetto europeo INTERREG franco-italiano un'opportunita' per trarre reddito da terreni a ridotte alternative di occupazione. I risultati saranno presentati ad Asti il 15 settembre. Venerdi' 15 settembre 2006, presso il Salone Consiliare della Provincia di Asti, in Piazza Alfieri 33, ad Asti, dalle ore 9 alle ore 12,30 si terra' l'incontro di chiusura del progetto "INTERREG IIIA ALCOTRA Verchamp- Sviluppo di una nuova coltura. Le piantagioni per la produzione di funghi commestibili d'eccellenza".
Manifestazione "BOSCO E TERRITORIO"
Al via il 7 Settembre a Usseaux l'edizione 2006 di "Bosco e Territorio". L'Ipla, presente con un suo stand, contribuisce all'iniziativa Ritorna dal 7 al 10 Settembre a Fraisse Usseaux (Torino) la manifestazione internazionale "Bosco e Territorio", alla sua terza edizione. Sin dal suo avvio, avvenuto nel 2002, l'evento ha lo scopo di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo dell'imprenditoria locale della forestazione attraverso la valorizzazione, in modo sostenibile, delle risorse boschive. L'Ipla, L'istituto per le piante da legno e ambiente, ha collaborato con gli enti promotori di "Bosco e Territorio", Comunita' Montana Val Chisone e Germanasca, Comune di Usseaux, Consorzio Pracatinat, Regione Piemonte, e con la Provincia di Torino, capofila del progetto, per fornire sostegno all'organizzazione dell'iniziativa.
Convegno "ECONOMIA DEL LEGNO"
LA FILIERA FORESTA-LEGNO-ENERGIA RISORSA PER LO SVILUPPO DELL'ECONOMIA PIEMONTESEBilancio molto positivo per il convegno organizzato dall'Ipla
Oltre 300 persone, tra amministratori locali, imprenditori, artigiani e associazioni di categoria, hanno affollato il 21 giugno il convegno sul tema “L’economia del legno. La filiera foresta-legno-energia in Piemonte”, tenutosi presso la sala dei Duecento del Centro congressi dell’Unione industriale di Torino e organizzato dall’Ipla (Istituto per le piante da legno e l’ambiente, ente strumentale della Regione Piemonte) con la collaborazione dell'Unione industriale di Torino e con il patrocinio della Regione Piemonte.
“La grande partecipazione e la qualità degli interventi – hanno sottolineato Lido Riba, presidente Ipla e Uncem regionale e Bruna Sibille, assessore regionale allo sviluppo della montagna e foreste – dimostra come sul tema ci sia una grande sensibilità e grandi attese. La nuova legge forestale, che la Regione Piemonte sta elaborando, interessa un comparto decisivo per l’economia regionale e della montagna in particolare. Un settore che rappresenta un’importante risorsa per troppi anni trascurata, e che ha valenze di enorme importanza per il territorio regionale: sviluppo economico e nuova occupazione, produzione di energia rinnovabile e prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio”.